Da qualche settimana sono balzate alle cronache tutte le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale (AI in inglese), ultimamente si parla persino di un Avvocato virtuale che dovrebbe assistere a breve qualcuno legalmente.
Sembrano ormai vicini i tempi del dominio di Skynet e Terminator, o delle società con i Robot fra noi come nel film “Io, Robot” con Will Smith, tuttavia come per tutte le cose bisogna un attimo conoscere a fondo la situazione al fine di comprendere pregi e difetti, oltre che prevedere una possibile rivoluzione delle macchine che ci utilizzeranno come batterie in Matrix.
Scherzi a parte la testata Open di Enrico Mentana ha già affrontato l’argomento con un interessante articolo sull’utilizzo come psicoterapia.
Anche noi di AIPSY ci siamo interessati facendo qualche test, mettendo alla prova il “bot” di ChatGPT per vedere come si comportava con un potenziale portatore di disagio psicologico.
Le domande al “bot”: ecco cosa è uscito
Abbiamo usato ChatGPT presentando due domande da “paziente”, esplicitando un problema psicologico, in entrambi i casi ha spiegato quale possa essere il sintomo esposto, a quale patologia è riconducibile, poi l’arguto “bot” ha dato consigli generici per affrontare le difficoltà, consigliando infine (e meno male!) di andare dal Medico o dallo Psicologo.
Ecco la risposta a proposito di un possibile disturbo ossessivo compulsivo:
Il desiderio di ripetere un determinato comportamento o gesto per un certo numero di volte può essere un sintomo di un disturbo ossessivo-compulsivo (DOC). Il DOC è un disturbo d’ansia caratterizzato da pensieri ossessivi (ossessioni) e comportamenti ripetitivi (compulsioni) che a volte possono interferire con la vita quotidiana. Se hai questo tipo di preoccupazioni, ti consiglio di parlarne con un medico o con uno psicologo per ricevere il trattamento appropriato. Nel frattempo, potresti cercare di distrarti con attività che ti piacciono o che ti aiutino a rilassarti, come ascoltare della musica, fare una passeggiata o praticare un’attività che ti piace. Anche respirare profondamente e lentamente e cercare di mantenere una routine regolare potrebbero aiutare a gestire l’ansia.
Come funziona il sistema?
Questo software on line (versione 3) funziona con circa 100 miliardi di parametri, consentendo all’intelligenza artificiale di lavorare in modo esaustivo e non approssimativo.
Le persone che lo consultano per qualsiasi necessità hanno spesso l’impressione di interfacciarsi con una persona reale, perchè ricorda anche le risposte date in precedenza.
Prossimamente sarà diffusa la versione aggiornata (versione 4) che porterà i suddetti parametri addirittura a 100 trilioni.
Gli sviluppatori promettono grosse sorprese.
Aspettiamo anche noi per verificare le potenzialità dello strumento e soprattutto i limiti o gli eventuali abusi di terzi in tema di benessere psicologico e salute mentale.